L’appello dell’incoronato ♠
Il solitario di chiamata del fantasma di Santo Stefano
Un altro solitario di Santo Stefano è fatto come se fosse il solitario una volta denominato “La Profetessa”: lei si siede come se dovesse farsi fare un bel 31, quello del “Foutre du Clergé”, lì in presenza di tutti ma senza che nessuno veda o sappia chi sarà chiamato a farglielo, e con un mazzo di carte di 32 o 40 le scopre una ad una dicendo: sei, sette, otto, donna, re, asso.
Quando la carta corrisponde alla parola pronunciata o pensata, la si toglie dal gioco.
Esaurito il mazzo, si fa
1) la conta delle incoronature da farsi fare, che sono date dalle carte tolte dal gioco, in questo modo:
Re=3; Dama=3; Cavallo=3; Asso=2; Carta numerata=1
2) oppure si riparte e si continua l’appello e la conta delle incoronature come sopra.
La pazienza riesce vittoriosa allorché si riesce a togliere dal gioco tutte le carte.
Se ci si riesce, la vittoria ottenuta consta di 72 incoronature e il “Santo Stefano” va archiviato nella agenda di Santo Stefano come “Santissimo Santo”.
Se la vittoria è ottenuta al primo appello il 72 è moltiplicato per 10: 720.
Se la vittoria è ottenuta al secondo appello 72 è moltiplicato per 7: 504.
Se la vittoria è ottenuta al terzo appello, 72 è moltiplicato per 5: 360.
Se la vittoria è ottenuta al quarto appello, 72 va moltiplicato per 3: 216.
Se la vittoria è ottenuta al quinto appello, 72 va raddoppiato: 144.